e presentata
in chiave parapsicologica
nel libero commento di
Giovanna Viva
Virgilio accompagna Dante nelle diverse dimensioni indicandogli il cammino che la materia dovrà percorrere attraverso il tempo e lo spazio per operare il «Grande Ritorno» a Dio. Essa dovrà appalesarsi tante volte sulla Terra quante ne occorrono allo Spirito per saturarsi di tutte le esperienze del «polo negativo» della Creazione. Questo darà all'anima la COSCIENZA del suo eterno esistere in senso assoluto ed infinito. Virgilio gli dimostra come ogni reincarnazione apporterà allo Spirito un bagaglio di esperienze in virtù delle quali la manifestazione umana si sensibilizzerà sempre più per sintonizzarsi progressivamente con i valori del Polo Positivo Spirituale: DIO.
Il viaggio di Virgilio e Dante comincia dal primo gradino della «Scala dell'Evoluzione», che è il Regno Minerale, dove le anime autodistruttesi per il «GRAN RIFIUTO» di proseguire sull'unico Cammino Divino, dopo essere ricadute in «SECONDA MORTE» nell'Increato, ricominciano da zero un'altra vita in un nuovo nucleo cellulare in formazione.
Dal Regno Minerale esse vanno, gradino per gradino, lungo la Scala dell'Evoluzione, dove in un continuo alternarsi di energia vitale, e sempre più affinando la grossolana materia, passano alla rinascita nel Regno Vegetale e continuando a spiritualizzare le strutture energetiche, giungono alla Dimensione AnimaleUmana.
Così il viaggio procede nella conoscenza di Verità Universali.
Virgilio dimostra come tutte le cose create vivano di vita biofisica e astrofisica e come le anime dei minerali, vegetali e animali soffrano, amino, percepiscano. Anche queste creature hanno un'anima in evoluzione che come l'anima umana deve vivere il grande Respiro dell'Eternità.
Proemio: la selva oscura il colle le tre fiere apparizione di Virgilio il veltro inizio del viaggio
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, 3 ché la diritta via era smarrita.Inferno Canto II
Proemio: invocazione incertezza di Dante conforto di Virgilio Dante rinfrancato segue Virgilio
Lo giorno se n'andava, e l'aere bruno toglieva li animai che sono in terra 3 da le fatiche loro; e io sol unoInferno Canto III
Antinferno: la porta dell'Inferno gli ignavi: il gran rifiuto Pilato? Celestino V? Caronte L'increato
Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, 3 per me si va tra la perduta gente.Inferno Canto IV
Cerchio primo: il Regno Minerale dopo l'Increato Regno Vegetale Dante e Virgilio incontrano i sommi poeti antichi il nobile castello degli spiriti magni
Ruppemi l'alto sonno ne la testa un greve truono, sì ch'io mi riscossi 3 come persona ch'è per forza desta;Inferno Canto V
Cerchio secondo: Minosse Francesca da Rimini e Paolo Malatesta La violenta bufera
Così discesi del cerchio primaio giù nel secondo, che men loco cinghia 3 e tanto più dolor, che punge a guaio.Inferno Canto VI
Cerchio terzo: golosi Cerbero le anime dei golosi Ciacco e la sua profezia Virgilio parla del Giudizio universale
Al tornar de la mente, che si chiuse dinanzi a la pietà d'i due cognati, 3 che di trestizia tutto mi confuse,Inferno Canto VII
Cerchio quarto: La ridda degli avari e degli spreconi Virgilio spiega cosa sia la fortuna Lo Stige La belletta negra
«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!», cominciò Pluto con la voce chioccia; 3 e quel savio gentil, che tutto seppe,Inferno Canto VIII
Cerchio quinto: iracondi e accidiosi Flegiàs; traversata dello Stige Filippo Argenti la città di Dite
Io dico, seguitando, ch'assai prima che noi fossimo al piè de l'alta torre, 3 li occhi nostri n'andar suso a la cimaInferno Canto IX
All'entrata della città di Dite paura di Dante le tre Furie l'intervento del messo celeste Cerchio sesto: eretici Gli eretici giacciono entro tombe infuocate
Quel color che viltà di fuor mi pinse veggendo il duca mio tornare in volta, 3 più tosto dentro il suo novo ristrinse.Inferno Canto X
Cerchio sesto: eretici Farinata degli Uberti e Cavalcante de' Cavalcanti
Ora sen va per un secreto calle, tra 'l muro de la terra e li martìri, 3 lo mio maestro, e io dopo le spalle.Inferno Canto XI
Cerchio sesto: eretici Dante e Virgilio sostano presso l'avello di papa Anastasio II
In su l'estremità d'un'alta ripa che facevan gran pietre rotte in cerchio, 3 venimmo sopra più crudele stipa;Inferno Canto XII
Cerchio settimo: violenti
Girone primo: violenti contro il prossimo nella persona e negli averi il Minotauro Flegetonte i centauri tiranni, omicidi, assassini e ladroni
I violenti contro il prossimo sono immersi nel Flegetonte e vengono saettati dai centauri
Era lo loco ov'a scender la riva venimmo, alpestro e, per quel che v'er'anco, 3 tal, ch'ogne vista ne sarebbe schiva.Inferno Canto XIII
Cerchio settimo: violenti
Girone secondo: violenti contro se stessi (suicidi) e contro le proprie cose (scialacquatori) la selva dei suicidi le Arpie Pier della Vigna gli scialacquatori Lano da Siena e Giacomo da Sant'Andrea un fiorentino suicida
Non era ancor di là Nesso arrivato, quando noi ci mettemmo per un bosco 3 che da neun sentiero era segnato.Inferno Canto XIV
Cerchio settimo: violenti
Girone terzo: violenti contro Dio nella persona (bestemmiatori) il sabbione infuocato e la pioggia di fuoco Capaneo il veglio di Creta i fiumi infernali
I bestemmiatori giacciono distesi sotto la pioggia di fuoco
Poi che la carità del natio loco mi strinse, raunai le fronde sparte 3 e rende'le a colui, ch'era già fioco.Inferno Canto XV
Cerchio settimo: violenti
Girone terzo: violenti contro Dio nella natura (sodomiti) Brunetto Latini altri sodomiti della schiera di ser Brunetto
I sodomiti devono correre divisi in schiere sotto la pioggia di fuoco
Ora cen porta l'un de' duri margini; e 'l fummo del ruscel di sopra aduggia, 3 sì che dal foco salva l'acqua e li argini.Inferno Canto XVI
Cerchio settimo: violenti
Girone terzo: sodomiti Guido Guerra Tegghiaio Aldobrandi Jacopo Rusticucci la cascata del Flegetonte Virgilio getta nell'abisso la corda di Dante ascesa di Gerione
Già era in loco onde s'udìa 'l rimbombo de l'acqua che cadea ne l'altro giro, 3 simile a quel che l'arnie fanno rombo,Inferno Canto XVII
Cerchio settimo: violenti
Girone terzo: violenti contro Dio nella natura (sodomiti) e nell'arte (usurai) Gerione gli usurai discesa al cerchio ottavo in groppa a Gerione
Gli usurai siedono sotto la pioggia di fuoco
«Ecco la fiera con la coda aguzza, che passa i monti, e rompe i muri e l'armi! 3 Ecco colei che tutto 'l mondo appuzza!»Inferno Canto XVIII
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia prima: ruffiani e seduttori Venedico Caccianemico Giasone
Bolgia seconda: adulatori Alessio Interminelli Taide
Luogo è in inferno detto Malebolge, tutto di pietra di color ferrigno, 3 come la cerchia che dintorno il volge.Inferno Canto XIX
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia terza: simoniaci papa Niccolò III invettiva di Dante contro i papi simoniaci
O Simon mago, o miseri seguaci che le cose di Dio, che di bontate 3 deon essere spose, e voi rapaciInferno Canto XX
Cerchio ottavo: fraudolenti divulgatori del falso dogmatizzatori di Divin concetti
Bolgia quarta: Anfiarao Tiresia Manto Virgilio parla dell'origine di Mantiva Euripilo Michele Scotti ed altri
Di nova pena mi conven far versi e dar matera al ventesimo canto 3 de la prima canzon ch'è d'i sommersi.Inferno Canto XXI
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia quinta: barattieri la fossa di pece bollente un anziano lucchese i Malebranche Virgilio e Malacoda Dante e Virgilio scortati da dieci diavoli
Così di ponte in ponte, altro parlando che la mia comedìa cantar non cura, 3 venimmo; e tenavamo il colmo, quandoInferno Canto XXII
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia quinta: barattieri Ciampolo di Navarra zuffa di diavoli Dante e Virgilio proseguono i cammino senza la scorta dei diavoli
Io vidi già cavalier muover campo, e cominciare stormo e far lor mostra, 3 e talvolta partir per loro scampo;Inferno Canto XXIII
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia sesta: ipocriti Dante e Virgilio inseguiti dai Malebranche entrata nella sesta bolgia gli ipocriti e le loro cappe rance i frati godenti Catalano e Loderingo Caifa il ponte rotto
Taciti, soli, sanza compagnia n'andavam l'un dinanzi e l'altro dopo, 3 come frati minor vanno per via.Inferno Canto XXIV
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia settima: profezia di Virgilio faticosa salita di Dante e Virgilio sull'argine e ripresa del cammino sul ponte della settima bolgia i ladri e la terribile stipa di serpenti Vanni Fucci e la sua profezia
In quella parte del giovanetto anno che 'l sole i crin sotto l'Aquario tempra 3 e già le notti al mezzo dì sen vanno,Inferno Canto XXV
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia settima: ladri Vanni Fucci il centauro Caco le metamorfosi di cinque fiorentini: Agnello Brunelleschi, Buoso Donati, Puccio Sciancato, Cianfa Donati e Francesco Cavalcanti
Al fine de le sue parole il ladro le mani alzò con amendue le fiche, 3 gridando: «Togli, Dio, ch'a te le squadro!»Inferno Canto XXVI
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia ottava: consiglieri fraudolenti apostrofe di Dante contro Firenze salita sul ponte dell'ottava bolgia le fiamme dell'ottava bolgia Ulisse e Diomede Ercole
Godi, Fiorenza, poi che s'e' sì grande, che per mare e per terra batti l'ali, 3 e per lo 'nferno tuo nome si spande!Inferno Canto XXVII
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia ottava: consiglieri fraudolenti Guido da Montefeltro Malatestini Bonifacio VIII
Già era dritta in sù la fiamma e queta per non dir più, e già da noi sen gia 3 con la licenza del dolce poeta,Inferno Canto XXVIII
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia nona: seminatori di discordie Maometto e Alì Pier da Medicina il tribuno Curione Mosca de' Lamberti Bertram dal Bornio
Chi poria mai pur con parole sciolte dicer del sangue e de le piaghe a pieno 3 ch'i' ora vidi, per narrar più volte?Inferno Canto XXIX
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia nona: seminatori di discordie Geri del Bello
Bolgia decima: falsari i falsari di metalli (alchimisti): Griffolino e Capocchio
La molta gente e le diverse piaghe avean le luci mie sì inebriate, 3 che de lo stare a piangere eran vaghe.Inferno Canto XXX
Cerchio ottavo: fraudolenti
Bolgia decima: falsari i falsari di persona: Gianni Schicchi e Mirra i falsari di moneta: maestro Adamo i falsari di parola: la moglie di Putifarre e Sinone baruffa tra Sinone e maestro Adamo Dante rimproverato da Virgilio
Nel tempo che Iunone era crucciata per Semelè contra 'l sangue tebano, 3 come mostrò una e altra fïata,Inferno Canto XXXI
Tra l'ottavo e il nono cerchio il pozzo dei Giganti Nembrot, Fialte, Anteo Dante e Virgilio sono calati da Anteo al nono cerchio
Una medesma lingua pria mi morse, sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, 3 e poi la medicina mi riporse;Inferno Canto XXXII
Cerchio nono: traditori
Zona prima: Caina i conti degli Alberti, Mordrec, Focaccia de' Cancellieri, Sassol, Mascheroni, Camicione de' Pazzi
Zona seconda: Antenora Bocca degli Abati, Buoso da Duera, Tesauro de' Beccheria, Gianni de' Soldanieri, Gano, Tebaldello Zambiasi, il conte Ugolino e l'arcivescovo Ruggeri
S'ïo avessi le rime aspre e chiocce, come si converrebbe al tristo buco 3 sovra 'l qual pontan tutte l'altre rocce,Inferno Canto XXXIII
Cerchio nono: traditori
Zona seconda: Antenora il conte Ugolino e l'arcivescovo Ruggeri apostrofe di Dante contro Pisa
Zona terza: Tolomea frate Alberigo, Branca Doria
La bocca sollevò dal fiero pasto quel peccator, forbendola a'capelli 3 del capo ch'elli avea di retro guasto.Inferno Canto XXXIV
Cerchio nono: traditori
Zona quarta: Giudecca Lucifero Giuda, Bruto e Cassio Virgilio e Dante scendono lungo i fianchi villosi di Lucifero confitto nel centro della Terra, oltrepassato il quale risalgono per uno stretto passaggio "E quindi uscimmo a riveder le stelle"
«Vexilla regis prodeunt inferni verso di noi; però dinanzi mira», 3 disse 'l maestro mio «se tu 'l discerni».
Spostandosi con le frecce che troverete all'interno dei Canti e che significano:
Chiarificazioni Inferno
Chiarificazione precedente
Chiarificazione seguente
è possibile una lettura alternativa della Commedia attraverso le seguenti chiarificazioni e quelle riportate nel Purgatorio e nel Paradiso
E questa prima parte della "Commedia" è finita...
E tu stanco viandante del pianeta Terra nell'affannosa eterna ricerca della grande Verità, fermati e pensa.
Questa mia visione insolita potrebbe un giorno manifestarsi la rivelazione dell'enigmatico verbo del Poeta.
Boccaccio ed io:
Eccoci giunti alla fine dell'inferno della commedia umana, così come a Colui che essendo Infinito piacque dare per legge a tutte le cose mondane aver fine.
Ma quantunque cessata sia la pena non perciò è la memoria fuggita dei benefici già ricevuti datimi da Coloro che, per benevolenza da Loro a me portata, erano gravi le mie fatiche.
Per non parere ingrata ho promesso a me stessa di voler dare, in quel poco che per me si può, in cambio di ciò che io ricevetti. Ma se non a Coloro che aiutarono me, ai quali per lor senno o per loro buona ventura non abbisogna prestare alcun alleggerimento, e quantunque il mio alleggerimento o conforto possa essere ai bisognosi assai poco, non di meno a me pare quello doversi più tosto porgere dove il bisogno apparisse maggiore, sia perché più utilità vi farà e sia perché vi sia caro avuto.
A chi negherà questo, il mio conforto, per piccolo che possa essere, a utile consiglio, così come avvenuto nei tempi antichi, nei tempi moderni leggeranno. E in quelle cose mostrate potranno pigliare in quanto potranno conoscere quello che sia da fuggire e quello che sia da seguire. Il che, se avviene che voglia Iddio che così sia, all'Amore ne renderanno grazie e sia questo Amore una richiesta d'aiuto per l'alleggerimento della nostra pena nel mondo.