e presentata
in chiave parapsicologica
nel libero commento di
Giovanna Viva
Dante ci dimostra che un grande Piano Divino sovrasta tutte le creature esistenti nello sconfinato edificio cosmico; poiché l'Universo non è un casuale incontro di atomi, ma l'esecuzione di un grande disegno scaturito dalla Mente Creativa che l'uomo della Terra chiama "Dio". Ogni galassia ha un garante spirituale, di fronte all'Equilibrio del Cosmo. Il Garante spirituale della Terra è il Cristo.
Una razza dopo l'altra, un'epoca dopo l'altra, le creature della Terra sono apparse e scomparse in un alternarsi di civiltà e culture che hanno visto l'umanità avanzare sul cammino della sofferenza nel Bene e nel Male, in obbedienza a certi schemi regolati da precise ed infallibili Leggi Universali.
Dante ci dimostra che, a tutela del divenire eterno della Creazione esistono dei responsabili della esecuzione di tale disegno, i quali, secolo dopo secolo, e senza che l'umanità se ne rendesse conto, l'anno attivamente guidata per ricondurla cosciente alla originaria fonte, dalla quale nella notte dei tempi ebbe il principio.
Ora, però, il valore dell'Amore come Egli lo intese, non è sul sentiero degli uomini. Conseguentemente l'uomo è in una situazione disperata, creata da lui stesso. L'aria, l'acqua, il suolo sono avvelenati, i mari inquinati, i cibi adulterati e, tragico su tutto e su tutti, l'incombente spettro atomico, batteriologico e chimico.
Tuttavia in tanta desolazione, altre forze, altri fattori ci indicano una via di salvezza. Creature intelligenti, provenienti dallo spazio esterno, sono pronte ad aiutarci. In tutto il mondo persone dotate di qualità sensoriali, derivanti dai poteri dello Spirito, sono state soggette di sondaggio animico e molte sono state scelte perché costituissero un anello di collegamento tra i fratelli della Terra e i fratelli del Cielo. Nel mondo intero, intanto, sono sorti dei centri per la divulgazione di tali messaggi, annunzianti questa operazione di soccorso.
Per necessità imposte dalla Divina Legge evolutiva, all'uomo è stato permesso di edificare, nel diritto concessogli dalla «Legge Cosmica del Libero Arbitrio», tutto ciò che ha edificato nel suo egoismo e nella sua cattiveria.
La legge di equilibrio impedisce ogni ingerenza negli affari altrui; perciò i nostri Fratelli del Cielo interverranno soltanto quando l'uomo sarà, in modo nefasto, per turbare anche la vita su altri pianeti.
La gloria di colui che tutto move per l'universo penetra, e risplende 3 in una parte più e meno altrove.Paradiso Canto II
O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti 3 dietro al mio legno che cantando varca,Paradiso Canto III
Quel sol che pria d'amor mi scaldò 'l petto, di bella verità m'avea scoverto, 3 provando e riprovando, il dolce aspetto;Paradiso Canto IV
Intra due cibi, distanti e moventi d'un modo, prima si morria di fame, 3 che liber'omo l'un recasse ai denti;Paradiso Canto V
«S'io ti fiammeggio nel caldo d'amore di là dal modo che 'n terra si vede, 3 sì che del viso tuo vinco il valore,Paradiso Canto VI
«Poscia che Costantin l'aquila volse contr'al corso del ciel, ch'ella seguio 3 dietro a l'antico che Lavina tolse,Paradiso Canto VII
«Osanna, sanctus Deus sabaòth, superillustrans claritate tua 3 felices ignes horum malacòth».Paradiso Canto VIII
Solea creder lo mondo in suo periclo che la bella Ciprigna il folle amore 3 raggiasse, volta nel terzo epiciclo;Paradiso Canto IX
Da poi che Carlo tuo, bella Clemenza, m'ebbe chiarito, mi narrò li 'nganni 3 che ricever dovea la sua semenza;Paradiso Canto X
Guardando nel suo Figlio con l'Amore che l'uno e l'altro etternalmente spira, 3 lo primo e ineffabile ValoreParadiso Canto XI
O insensata cura de' mortali, quanto son difettivi silogismi 3 quei che ti fanno in basso batter l'ali!Paradiso Canto XII
Sì tosto come l'ultima parola la benedetta fiamma per dir tolse, 3 a rotar cominciò la santa mola;Paradiso Canto XIII
Imagini, chi bene intender cupe quel ch'i' or vidi e ritegna l'image, 3 mentre ch'io dico, come ferma rupe ,Paradiso Canto XIV
Dal centro al cerchio,e sì dal cerchio al centro movesi l'acqua in un ritondo vaso, 3 secondo ch'è percosso fuori o dentro:Paradiso Canto XV
Benigna volontade in che si liqua sempre l'amor che drittamente spira, 3 come cupidità fa ne la iniqua,Paradiso Canto XVI
O poca nostra nobiltà di sangue, se gloriar di te la gente fai 3 qua giù dove l'affetto nostro langue,Paradiso Canto XVII
Qual venne a Climené, per accertarsi di ciò ch'avea incontro a sé udito, 3 quei ch'ancor fa li padri ai figli scarsi;Paradiso Canto XVIII
Già si godeva solo del suo verbo quello specchio beato, e io gustava 3 lo mio, temprando col dolce l'acerbo;Paradiso Canto XIX
Parea dinanzi a me con l'ali aperte la bella image che nel dolce frui 3 liete facevan l'anime conserte;Paradiso Canto XX
Quando colui che tutto 'l mondo alluma de l'emisperio nostro sì discende, 3 che 'l giorno d'ogne parte si consuma,Paradiso Canto XXI
Già eran li occhi miei rifissi al volto de la mia donna, e l'animo con essi, 3 e da ogne altro intento s'era tolto.Paradiso Canto XXII
Oppresso di stupore, a la mia guida mi volsi, come parvol che ricorre 3 sempre colà dove più si confida;Paradiso Canto XXIII
Come l'augello, intra l'amate fronde, posato al nido de' suoi dolci nati 3 la notte che le cose ci nasconde,Paradiso Canto XXIV
«O sodalizio eletto a la gran cena del benedetto Agnello, il qual vi ciba 3 sì, che la vostra voglia è sempre piena,Paradiso Canto XXV
Se mai continga che 'l poema sacro al quale ha posto mano e cielo e terra, 3 sì che m'ha fatto per molti anni macro,Paradiso Canto XXVI
Mentr'io dubbiava per lo viso spento, de la fulgida fiamma che lo spense 3 uscì un spiro che mi fece attento,Paradiso Canto XXVII
'Al Padre, al Figlio, a lo Spirito Santo', cominciò, 'gloria!', tutto 'l paradiso, 3 sì che m'inebriava il dolce canto.Paradiso Canto XXVIII
Poscia che 'ncontro a la vita presente d'i miseri mortali aperse 'l vero 3 quella che 'mparadisa la mia mente,Paradiso Canto XXIX
Quando ambedue li figli di Latona, coperti del Montone e de la Libra, 3 fanno de l'orizzonte insieme zona,Paradiso Canto XXX
Forse semilia miglia di lontano ci ferve l'ora sesta, e questo mondo 3 china già l'ombra quasi al letto piano,Paradiso Canto XXXI
In forma dunque di candida rosa mi si mostrava la milizia santa 3 che nel suo sangue Cristo fece sposa;Paradiso Canto XXXII
Affetto al suo piacer, quel contemplante libero officio di dottore assunse, 3 e cominciò queste parole sante:Paradiso Canto XXXIII
«Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, 3 termine fisso d'etterno consiglio,
Spostandosi con le frecce che troverete all'interno dei Canti e che significano:
Chiarificazioni Paradiso
Chiarificazione precedente
Chiarificazione seguente
è possibile una lettura alternativa della Commedia attraverso le seguenti chiarificazioni e quelle riportate nell' Inferno e nel Purgatorio
Un pensiero dall'Oltre
Umanità che vai, umanità che cadi, umanità che lotti
Nell'azzurro cielo, che tu vedi, ammiri e scruti, palpita un'energia vitale; essa è la medesima che vive in te, ma è completa e non frazionata. Questa energia e questa vibrazione vitale passa nella stratosfera umana a ondate, investendo corpi e spiriti.
Esseri chiusi respingono l'ondata; corpi adatti, accoglienti, ricevono l'onda, l'incanalano, la uniformano al sentire umano mediante una traduzione accessibile a tutti.
Umanità presa dalla tua febbre, dal tuo delirio di passioni, fermati un attimo e ascolta
Dove vai umanità con questo fardello di dolori e di piaceri? Perché non vuoi arrestarti un attimo e capire la ragione, il perché del tuo andare?
Tu ti trovi ad un livello sotto di te e sopra di te vi è spazio.
È nel tuo volere il conoscere il fondo e l'alto; è nelle tue possibilità calare nel fondo del cammino o salire verso l'Alto, ascendere.
Io che ti parlo so, conosco l'Alto e il basso, l'Arrivo e il ritorno, la scesa e l'Ascesa, ed allora mi faccio tuo Maestro e t'insegno.
L'Alto e il basso sono simboli di Bene e di male; l'uno e l'altro sono in te.
Leggi, saggezza, normalità sociale spingono l'uomo verso il bene, ma molte volte egli si muove nel male e prova piacere nell'aggirarsi in tale campo.
Perché? Perché ha dimenticato il bene, non rammenta il piacere di esso, la sorgente più non trova.
Perché troppo si è allontanato da essa! Eppure se per sbaglio compie un'azione di bene, anche senza volerlo ammettere l'uomo prova un'intima soddisfazione che appaga, in fondo, più di un malo gesto.
Uomini ascoltate:
La cattiveria vostra non è che apparente. La vendetta, l'odio, l'egoismo, l'orgoglio sono tanti alibi che sfoggiate credendo che si confacciano a voi stessi.
No, non così vestiti dovete essere. Cambiate tali abiti con altrettanti di significato opposto e vi accorgerete quanto più piano sarà il cammino vostro. Tutti dovete tendere al Bene, perché dal Bene venite.
A voi dico: il Bene è armonia; il Creato è Armonia, Dio è Armonia. L'uomo vuole essere disarmonia.
Vi parlo di Dio. Io stessa Onda Vitale, vengo da Dio.
Non so e non posso applicare l'Essenza di lui al vostro frasario umano. Ho detto: Dio è armonia. Pensate, riflettete cosa significa realmente armonia e avrete compreso.
Uomini, fate attenzione, non potete sganciarvi da Dio.
In questo secolo fatto di pensieri e di ideali contrastanti, gli umani tendono a una separazione, ad un taglio tra ciò che è la base (cioè Dio) e l'edificio (umanità).
Io a Voi chiedo: può il fiore vivere senza la radice e lo stelo? Possono i rami rimanere verdi senza il tronco? Il fiore reciso appassisce e il ramo tagliato si dissecca. L'Umanità senza Dio corre pazzamente verso il precipizio.
Fermatevi, volgetevi indietro, chiamate con voce alta il Padre. Se non vi fermate, se non riconoscete in Dio il Padre vostro accadrà che la materia stessa, quella che ha fomentato le vostre passioni, si ravvederà, capirà essa stessa, grezza e informe come è, che il volere umano trascende troppo, e si ribellerà ad esso.
Attenzione, è una profezia che vi faccio, o uomini.
Se non vi ravvedete, la materia, gli elementi non si lasceranno più comandare da voi; sarà allora distruzione e morte.
La scomposizione dell'uranio sia un monito, un barlume di quanto potrà avvenire, ed allora guai a voi e alle vostre città. Sodoma e Gomorra saranno invidiate per sorte migliore.
Uomini, l'Onda vitale parla e vi suggerisce il segreto per evitare tutto ciò. Il segreto è fin troppo semplice, ma è, è in realtà, la chiave: ESSO È L'AMORE!
Amare Dio e il Prossimo, questo è il segreto.
Ascoltatemi, se non mi ascoltate male avrete!
L'Onda è stata raccolta, ha battuto sul cristallo di un corpo; e si è sprigionata in mille echi, in mille parole. I suoni, dell'ingoto aldilà, sono questi. Ascoltateli!
Mi ritraggo nel mio Mantello celestiale avvolgendovi tutti: vittoriosi e vinti, grandi e piccoli, gioiosi e dolenti.
Per ognuno passo e parlo, tocco e incido, rialzo e benedico.
Salve fratelli di tutto il mondo.
Lo spazio è denso e ricolmo di ogni aiuto. Chiedete aiuto all'azzurro che vi sovrasta e vi circonda, chiedete Lume a tutte le luci che vi guardano, chiedete riposo a tutte le voci che in voi parlano, e potrete allora, solamente allora, comprendere a pieno quanto uomo, vita, elementi e creato abbiano una sola mano che guida e conduce, una sola Legge che domina e insegna, un solo anello che congiunge e unisce, una sola meta che chiama e raccoglie.
MESSAGGIO DI UN EXTRATERRESTRE
Quante volte, fratello, ti ho cercato, nel tuo mondo, per darti il mio conforto! Ma tu fuggisti tremante nella notte buia, confondendo te con il tuo male. A nulla valse richiamarti alla realtà: eri spaventato, fuggivi, e non sentivi la mia voce, dolce fratello. Non sai che io non avrei avuto ripugnanza per il tuo male? Avrei curato le tue ferite in tutti i modi possibili, e sono certo che avrei visto rifiorire il tuo sorriso. Ma tu, nella buia notte tremi e fuggi. Nel tuo spavento sei ridotto ad elemosinare un po' di pietà e fuggi lontano da me che ti avrei donato tutti il mio amore.
Non fuggire, fratello, e non disperarti: a pochi passi da te, tu hai l'amore mio. Se fuggirai, nessuno avrà pietà di te, nessuno ti tenderà una mano amica. Senza amore non troverai la vita che ti condurrà al bene.
Tu sei ora sommerso dal male, e ne hai quasi piacere. Ma non ti accorgi che vivi e vegeti nel fango?
Io vengo a ritrovarti e cerco, con il tuo aiuto, di mondarti dal male che ti avvolge. Te ne spoglio con le mie mani, e ti aiuto ad indossare un nuovo abito. Se avrai cura di te stesso non ricadrai più nell'errore, nell'illusione, nei falsi ideali della vita.
Ora che ti ho vestito di bianco, mantieni alto il tuo pensare; io sono accanto a te, ed ogni volta che ti senti solo e sprovveduto, tu alza gli occhi e cercami, mentre io sono dove i tuoi occhi cercano, sono là dove tu mi senti.
E tu Amore meraviglioso, tu sei la fonte della felicità, tu soffri per le pene altrui, fai di te un fascio di bellezza armoniosa e, offrendoti ai sofferenti, rendi accettabili tutti i patimenti.
Fratello, vorrei che tu non avessi mai bisogno del mio amore, che tu fossi da solo capace di volare felice su un arcobaleno di gioie, ma purtroppo tu soffri, ed io con te.