Unica porta per la sopravvivenza e l’ascesa dell’uomo terrestre, è l’ubbidienza alla volontà dell’Essere Macrocosmico che ci contiene. Nella storia, l’influsso della genialità ha portato spesso le conoscenze dei grandi insegnamenti che, da più o meno ordini dottrinali, sono stati perseguiti con scarsi successi a causa del predominare della natura umana che nel migliore dei casi, tende a fare Dio a propria immagine. Si può anche dire che svariati geni dello spirito, con il loro esempio, abbiano trascinato fuochi di paglia dimenticati nelle varie strade spinose delle prove. Quest’uomo dunque ha disperatamente tergiversato con Dio e con sé stesso. Oggi scade l’ultima profezia della redenzione per questa generazione bimillenaria perché scade la muta del pianeta. Oggi, il convegno dei saggi presenzia i risultati di ognuno di noi.
L’ubbidienza alle Leggi è indispensabile necessità di mettere in pratica i reali valori spirituali del Vangelo.
«Prevaricare certe Leggi insite nella vostra natura umana significa scontrarsi con la onnipotente forza dello Spirito Onnicreante. Disconoscere i basilari equilibri che sostengono il normale ritmo delle cose create, vuol dire non avere coscienza né della vostra identità, né della reale identità di Dio. Non mettere in pratica quanto vi è stato concesso dal Genio Solare Cristo, vuol dire essere morti! La Redenzione è una conquista personale. Essere redenti significa l’accettazione della Legge, la pratica, l’assoluto rispetto dei capitoli che la compongono. Per questa legge non esistono compromessi o prevaricazioni. Esiste, come umanamente si dice: l’errore per conoscenza, ma non la perseveranza nell’errore».