La morte seconda, ovvero:
il ritorno nella materia

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La vita fisica è la temporanea morte dell’entità astrale, la perdita della cosmica conoscenza, un condizionamento superabile attraverso una serie di esperienze capaci di realizzare, nella morte, i valori eterni della verità nel suo duplice aspetto del divenire continuo. Esiste la morte karmica e quella per missione o programmata. Normalmente la morte per missione o programmata viene accompagnata dalla viva sensazione di ciò che è realmente nel tempo e nello spazio, fuori del tempo e dello spazio. Conserva i valori di ciò che è stato e di ciò che è, consapevole di essere nel mondo, ma non del mondo. Non è così per la morte karmica o purgativa. Il buio è fitto e privo di consolazione, scevro di luce interiore. La grazia è sempre viva e si può attirare attraverso un atto di sincero e santo ravvedimento idoneo per riceverla. "Lascia che i morti sotterrino i loro morti": una verità che pochi capiscono.

EUGENIO SIRAGUSA

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