I reperti più antichi e gli
inizi dell'insediamento

I reperti più antichi di Monte Jato sono frammenti di ceramica fatta a mano, sia dipinta che decorata a incisione. La ceramica dipinta inizia per prima. I vasi sono decorati a tratti che ricordano piume; si parla perciò di "ceramica piumata". Decorazioni e forme simili si riscontrano nella Sicilia orientale e centrale a partire dal 1000 a.C.: l'insedìamento sul Monte Jato potrebbe dunque risalire agli inizi del primo millennio a.C. La ceramica a decorazione incisa inizia un pò più tardi. Essa presenta disegni geometrici: nastri ornamentali, triangoli, losanghe, cerchi concentrici e, sporadicamente, meandri. La ceramica indigena a decorazione incisa o dipinta ha continuato ad evolvere durante i secoli. I campioni più recenti datano, a Monte Jato, del V sec. a.C. Questi vasi non sono più fatti a mano ma sul tornio, strumento anch'esso ereditato dalla Grecia.
Che gente viveva a Monte Jato agli inizi del primo millennio a.C.? Lo storico greco Tucidide, che redasse la sua opera alla fine del V. sec. a.C., enumera (libro VI, cap. 2) i popoli che abitavano la Sicilia prima che i Greci venissero a fondarvi le loro città lungo le coste, prima cioè della cosiddetta colonizzazione greca. L'Est dell'isola era, secondo lui, popolato dai Siculi, il centro dai Sicani e l'occidente dagli Elimi. Particolarità culturali ed etniche si riflettono in genere nella cultura materiale che gli archeologi prendono in esame. Si è dunque tentato di determinare l'identità etnica della popolazione di Monte Jato mediante il materiale di scavo. Ma purtroppo i reperti trovati fino ad oggi a Monte Jato non ci permettono di affermare, se chiamarne gli abitanti Elimi o Sicani.



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