L'estensione della piazza principale o agorà della città è stata definita con saggi. Si tratta di un'area aperta di 50 su 40 metri, pavimentata di lastre arenarie analoghe a quelle della via principale. La piazza era circondata, sui lati est, nord e ovest, da portici a due navate. Le colonne poggiavano su uno stilobate a tre gradini. In origine il portico nord, a due navate, si protraeva oltre l'angolo ovest della piazza. Alcuni blocchi dello stilobate sono rimasti in situ, i più vennero reimpiegati per il nuovo portico ovest, aggiunto in un momento successivo. Due diversi tipi di lastrico evidenziano i due periodi di costruzione. Il lato ovest della piazza principale comprende tre edifici, eretti su una pianta unitaria: il portico, la retrostante sala del consiglio o bouleuterion di Iatitas e, annesso a sud, un tempio. L'intero impianto fu realizzato nel II sec. a.C. avanzato, due secoli dopo il resto della piazza. Nell'area del portico ovest sono state rinvenute tegole con bollo latino; il committente sarà dunque stato un magistrato romano. Da ormai oltre un secolo la nostra città sottostava, insieme a tutta la Sicilia occidentale, al dominio romano. I tre monumenti vanno forse messi in relazione con le riforme indette da Roma in seguito alle guerre servili del 135-132 a.C., attestate dalle fonti. Il portico ovest, a due navate, è largo 9 metri. Fu costruito con materiale di reimpiego e ricongiunto alla ben meglio con lo stilobate del portico nord. Sussistono elementi del colonnato sia interno che esterno, entrambi di ordine dorico. Alcuni fusti di colonna, scoperti in posizione di crollo, sono stati rialzati per motivi di conservazione. La sala del consiglio, di pianta quasi quadrata, includeva 9 gradinate a semicerchio, accessibili tramite 4 scalinate. Gli oratori che intendevano rivolgersi all'assemblea si collocavano nello spazio libero fra le due porte d'accesso. Siamo in grado di calcolare la capienza anche della sala del consiglio: era di 200 posti, cifra ragionevole per una città, come Iaitas, di media importanza. La sala del consiglio fa parte del repertorio normale dell'edilizia pubblica greca. Il terzo monumento del lato ovest è un tempio su podio. Questo tipo architettonico, italico, è un ulteriore indizio per una committenza romana dei tre edifici. Si accedeva al tempio per una larga scalinata a 6 gradini, parzialmente conservata. In tal modo il tempio dominava la piazza anche in altezza. Non conosciamo la divinità qui venerata, di importanza certo cruciale non solo per la cittadinanza, ma ancor più per il committente e quindi per Roma. |