[MDM S.r.l.]
Rete civica di Palermo:
Geografia

Citta' capoluogo della provincia omonima e della Sicilia, situata a 14 m sul golfo che dalla citta' prende il nome e che si apre sulla costa nord-occid. della Sicilia, in una fertile zona agricola, la Conca d'Oro, coltivata ad agrumi; comune di 158,88 km2 con 734.238 abitanti. L'abitato, il cui cui nucleo originario era circondato da una cinta muraria, si estese gradualmente, soprattutto in eta' araba e normanna, con un fitto reticolo irregolare di strade e vicoli. In questo tessuto urbano cosi' confuso e intricato furono aperte dagli Aragonesi due lunghe arterie dal tracciato rettilineo, ottenute con la demolizione di numerosi vecchi edifici; la prima, perpendicolare alla costa, prese il nome di via Marmorea, quindi via Toledo e oggi corso Vittorio Emanuele; la seconda, ortogonale alla precedente, e' la via Maqueda. L'ultima e piu' estesa cinta muraria, che avvolse l'abitato nelle varie fasi della sua espansione edilizia, si sviluppava per ca. 7 km e seguiva il tracciato ora indicato dalle vie Cavour e Volturno, dai corsi Alberto Amedeo, Re Ruggero e Tukory e dalla via Lincoln. In eta' borbonica il maggiore ampliamento oltre l'ultima cinta muraria ebbe luogo in direzione SW, verso Monreale. Dopo l'annessione dell'isola all'Italia, l'abitato ebbe una graduale, ingente espansione edilizia, realizzata secondo direttive precise, che prevedevano per i nuovi quartieri una regolare struttura a scacchiera. La stazione centrale sorse all'estremita sud-orient. della via Maqueda e della parallela via Roma. Il maggiore sviluppo urbanistico si verifico' pero' verso NW lungo il prolungamento della via Maqueda, che prese il nome di via Ruggero Settimo, l'odierno centro cittadino, e di Viale della Liberta'; sorsero cosi' progressivamente alcuni quartieri dalla regolare struttura a scacchiera fino alle falde sud-occid. del m. Pellegrino. Successivamente si svilupparono nuovi quartieri ai piedi del versante orient. del monte, come quelli dell'Arenella e di Vergine Maria, mentre l'abitato si estese gradatamente lungo il maggiore asse di sviluppo, fiancheggiando il versante occid. del m. Pellegrino, fino a raggiungere i centri di Mondello e Partanna. L'espansione edilizia nelle altre direzioni fu meno intensa ed ebbe luogo le maggiori direttrici di accesso alla citta'.

Economia

Centro d'arte e di cultura fra i maggiori del meridione, Palermo e' fondamentalmente una citta' terziaria, dove in particolare prevalgono gli impiegati dei servizi pubblici. La classe media o piccolo-borghese, gli addetti alle amministrazioni pubbliche, i dipendenti di banche e assicurazioni, i commercianti e i commessi della fitta rete di piccoli negozi, gli insegnanti e il personale addetto alla Sanita' costituiscono le classi cittadine piu' rappresentate e hanno dato vita a un nuovo mercato, alimentato da un reddito non elevato ma costante. L'espansione della città ha puntato su tale mercato, facendo leva specialmente sul bisogno primario della casa. La crescita rapida e su basi speculative di tutta la fascia edilizia condominiale, che ha formato i nuovi quartieri, e' stata possibile proprio in relazione a questa nuova configurazione sociale della citta'. L'equilibrio demografico interno al territorio cittadino e' mutato profondamente, l'incremento di popolazione non si è diffuso uniformemente, ma per lo piu' a favore dei settori settentrionale e occidentale della citta'. Anche l'attivita' produttiva ha spostato il proprio baricentro: le industrie palermitane non sono cresciute molto in questi ultimi trent'anni, ma e' fatta eccezione per il settore cantieristico, ovviamente ancorato al vecchio insediamento portuale e' le nuove iniziative si sono concentrate nelle due opposte zone industriali di Brancaccio (a S) e di Partanna-Tommaso Natale (a N). L'esiguita' di queste zone attesta che il pur limitato sviluppo manifatturiero non e' avvenuto ai confini della citta', ma verso le pianure costiere di Bonformello e di Carini, spostando pertanto l'asse produttivo al di fuori dell'agglomerato urbano principale. Il porto ha una superficie di 96 haed e' protetto da due moli, di cui quello sett. risale al 1567, e da una diga foranea; annualmente registra un movimento di ca. 6500 navi tra arrivate e partite (con un'assoluta prevalenza nel settore della navigazione di cabotaggio), oltre 4,5 milioni di t di merci imbarcate e sbarcate e ca. un milione di passeggeri imbarcati e sbarcati. Nell'aeroporto di Punta Raisi, che si trova nel territorio di Cinisi e ha assorbito interamente il traffico turistico e commerciale di quello di Boccadifalco, ora esclusivamente militare, il movimento annuo si aggira sui 15.000 aerei arrivati e partiti, con un movimento di ca. 1,3 milioni di passeggeri sbarcati e imbarcati e di ca. 50.000 q di merci scaricate e caricate. La citta' e' sede universitaria e arcivescovile.Palermo e' sede di un osservatorio astronomico costruito nel 1790 sulla torre detta di Santa Ninfa sul Palazzo dei Normanni; il primo direttore fu l'abate G. Piazzi che scopri' il pianetino Ceres, il 1º gennaio 1801. La dotazione strumentale dell'Istituto consiste principalmente di strumenti astrometrici.




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