Il turista che arriva a Palazzo Adriano si trova immesso nella grande
piazza Umberto I che, per struttura artistico-urbanistica e per dimensioni
non trova uguali in tutto il circondario. Questa Piazza
"folgorò" il regista Tornatore che decise di farne lo scenario naturale
per il film "Nuovo Cinema Paradiso", vincitore dell'Oscar 1991 quasi
interamente girato in questo paese.
Scena del film "Nuovo cinema paradiso"
Nella piazza vi e' una splendida fontana ottagonale del 1608 nelle
cui lapidi e' testimonianza la tipica struttura democratica del paese
attraverso il ricordo degli amministratori che l'hanno realizzata.
La piazza Umberto I costituisce il cuore del paese. In essa le persone
passeggiano, si ritrovano, partecipano alle manifestazioni religiose,
culturali e folkloristiche che vi si svolgono nel corso dell'anno.
La chiesa M. SS. Assunta di rito greco-bizantino fu costruita nel
1532 ed ampliata, a totale carico dei fedeli, nel 1770 epoca in cui
il tempio acquisto' l'odierna maestosa struttura che e' la piu' ampia
e la piu' decorata tra tutte le chiese di rito Bizantino sia di Sicilia che
di Calabria sorte in quel periodo.
Chiesa M. SS. Assunta
Questa chiesa e' il Pantheon della comunita' Albanese di Palazzo
Adriano: infatti vi si trovano le tombe di alcuni suoi figli illustri e
le prime lapidi esistenti in lingua albanese di grande rilievo storico
e culturale.
La chiesa e' inoltre un monumento teologico che ricorda i dati fondamentali
della teologia orientale. L'interno ha un impianto a tre navate
decorate con artistici stucchi dorati. Vi si trovano dieci grandi
dipinti su tela eseguiti tra il 1835 e il 1869 ad opera di notevoli esponenti
delle scuole del tempo: Patania, Di Giovanni, Carta, Bagnasco etc.
Il prospetto principale e' in pietra lavorata a pilastri e nicchie;
ha un elegante sopraportale e la scalinata e' in pietra. Lateralmente
i suoi gradini sono in conci di tufo per permettere al re Ferdinando
IV Borbone (sec. XIX), in occasione delle sue venute a Palazzo Adriano,
di arrivare a cavallo fino all'ingresso della chiesa. Nella facciata
laterale si trovano due orologi solari del 1793. Nel campanile troneggia
una campana che, per grandezza, e' la terza della Sicilia. In questo
tempio e' custodita temporaneamente, la preziosissima "VARA"
processionale contenente il SS.
"Vara SS. Crocifisso"
Crocifisso portato a Palazzo Adriano
dai profughi albanesi prima del 1482. La "VARA" e' in legno pregiato
decorato e rivestito di lamine d'oro. Fu scolpita dal celebre
scultore B. Marabitti nel 1639.
La Chiesa Maria SS. del Lume di rito latino, fu edificata dal barone
Schira' negli anni 1740/1746 sull'antica Chiesa di S. Sebastiano.
Chiesa M. SS. Del Lume
Anche alla sua costruzione ha contribuito la cittadinanza.
Il prospetto principale della Chiesa e' bello e maestoso, e' adornato
da tre nicchie con le statue di S. Pietro, di S. Paolo e di S. Michele
Arcangelo.
Nel campanile trovasi un grande orologio meccanico costruito
da Scibetta nel 1900. L'interno di questo tempio e' diviso in tre navate,
ha dodici colonne a due blocchi, gli altari laterali sono adorni da
preziose pitture di grande valore artistico, attribuite allo Zoppo di Ganci
e alla scuola di Pietro Novelli. La volta e' decorata da affreschi raffiguranti
i dodici apostoli, i quattro evangelisti e i Profeti, mentre
nell'Abside troneggia il Cristo Benedicente realizzato dal Valenti. Le
facciate laterali sono tutte in pietra viva.
Il Palazzo Municipale (ex Dara) costruito intorno al 1850, presenta
tutti i canoni del palazzetto settecentesco: arco di entrata, passaggio
coperto dal quale si accede allo scalone, corte interna adornata
da una fontana.
Esso e' stato acquistato dal Comune nel 1948 grazie all'interessamento
dell'allora Sindaco G. Sirretta. Oggi e' sede del Municipio
al primo piano, al secondo piano ospita la scuola Media e al pianterreno
la Proloco.
Nella parte alta della piazza, in Via XX Settembre, troviamo la
Chiesa di M. SS. del Carmelo. L'interno ha un'unica navata mentre
l'esterno presenta un maestoso portale con colonne dai capitelli
Corinzi.
In via E. Amari si trova la Chiesa di S. Giovanni Battista, di modeste
proporzioni. Vi si trova un'icone raffigurante S. Giovanni Battista
eseguita nel 1965 da I. Bacile.
Sul colle di S. Nicola si trovano i ruderi del Castello del sec. XIV
addossati ad un torrione di epoca federiciana (1230 circa).
Ruderi Castello
Attorno ad esso si e' sviluppato alla fine del XV secolo il nucleo piu' antico
di Palazzo Adriano il quale, fin dall'inizio, condusse un'aspra lotta
per la difesa delle sue autonomie contro alcuni dei Baroni che lo hanno
abitato (Opezinghi e Notarbartolo).
Nei primi due decenni del sec. XIX il castello fu adibito a residenza
reale nel corso dei rapporti che Ferdinando IV intrattenne coi
palazzesi durante le battute di caccia da lui condotte nella zona. Il
suo ruolo si individua nell'articolata distribuzione interna: due cortili,
scuderie, magazzini, carceri, sale, cappella. Gli ultimi ad utilizzare
il castello furono i Borboni. Data l'importanza storica dei fatti svoltisi
attorno al castello nei secoli XVI (lotta contro i Baroni) e XIX (presenza
del Re e organizzazione dei Campieri), i suoi ruderi sono stati
dichiarati monumento nazionale.
Accanto al Castello sorge l'artistica Chiesa di S. Nicola, sec. XV
dalla volta interamente affrescata da Lo Cascio Francesco di Chiusa
Sciafani. L'interno della Chiesa e' adorno di stucchi di notevole
fattura ed e' caratterizzata da una navata a botte in cui si vedono
delle raffigurazioni del trionfo dell'Agnello risalenti al sec. XVIII.
Alla facciata della Chiesa era addossato un Pronao che e' andato
distrutto in seguito al terremoto del 1968. Questo tempio e' la sede
della "VARA" del SS. Crocifisso.
Attorno a queste due emergenze che si trovano in posizione altimetricamente
privilegiata, si sono aggregate le prime abitazioni su
un tracciato viario che per i vicoli stretti e tortuosi e per i notevoli
dislivelli e' l'espressione tipica dei canoni urbanistici militari delle origini
del paese.
Su una dolce ed amena collina, non lontana dal centro abitato,
c'e' il Santuario della Madonna delle Grazie, oggi sede eremitica, la
cui costruzione risalente al 1560 e' legata ad una apparizione della
Madonna ad una fanciulla di 6 anni alla quale Ella indico' l'esistenza
di una Sua immagine che infatti si trovo' dipinta a tempera su pietra
e oggi si trova nell'Abside della Chiesa.
Poco distante da questo Santuario troviamo una deliziosa Chiesa
campestre dedicata a S. Antonino da Padova, ove i Palazzesi si
danno appuntamento durante la prima tredicina del mese di Giugno.
Nel Sec. XV era un lazzaretto addossato ad una cappella dedicata
a S. Rocco. In seguito questa cappella fu ingrandita ed assunse l'attuale
struttura. Di tale Cappella rimane un dipinto raffigurante S. Rocco
di autore ignoto custodito nella Chiesa M. SS. del Lume.
Prossima alla Chiesa di S. Antonino si trova la Chiesa della Pieta'
costruita a spese di F. Costa nel 1789. Piccola e semplice, essa
custodisce nel suo interno una tela di autore ignoto raffigurante la
Madonna del Rosario. Un affresco raffigurante la Crocifissione abbellisce
la sagrestia
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