DAVE:IO E PINK FLOYD PT. 2


Molto apprezzata, da parte di tutti i lettori di “Pianeta Rosa”, si è rivelata la pubblicazione della prima parte dell’intervista di DAVID GILMOUR, che ha offerto un quadro esatto dello stato attuale della band. Di seguito ne pubblichiamo la parte conclusiva.


- Pensi che sia un fallimento garantito portare via alcune delle più belle incertezze di essere un musicista rock?

“Non è un fallimento garantito. Voglio dire, The Wall certamente fece molto bene. Il seguente The Final Cut, no, ed in seguito a ciò, con Roger con Roger che se ne era andato e l’album precedente che non aveva fatto molto bene, io non penso che qualcuno di noi credesse che avremmo avuto delle vendite garantite. Certamente sarei stato sorpreso se avesse venduto meno di un milione di copie in tutto il mondo. I miei due album solisti vendettero settecentocinquantamila copie ognuno, ed il nome dei Pink Floyd su di essi avrebbe aggiunto un po'. Ma noi non avevamo serie garanzie nell’intraprendere questo progetto. Molta gente non comprò The Final Cut”.

- Si trattò di un buon disco.

“ Sì, ma vendette solo circa un quinto di The Wall, veramente. Non sto parlando della qualità, sebbene personalmente non mi piaccia; c’erano solo tre belle canzoni. In termini di numeri, fu il disco che vendette meno dall’epoca di The Dark Side Of The Moon”.

- Puoi rivelarmi su quale stile musicale si baserà il nuovo disco dei Pink Floyd?

“Io non vedo un gran cambiamento nella nostra filosofia. Il processo di registrazione, il modo che noi seguiamo, presumo che possa cambiare un po'. Sono molto, molto desideroso di farlo più dal vivo, lavorando in studio con persone che attualmente lavorano insieme. Ma quando noi raggruppiamo una mezza dozzina di persone in studio e cominciamo a suonare, ciò tende a cominciare a diventare gravoso e grande.

- Che cosa intendi?

“Rick non credeva veramente che potesse suonare. Vedi, questo è parte di ciò che era andato avanti per anni. Roger è molto bravo nel deprezzare le persone ed io penso che nel corso degli anni egli condusse Rick alla completa convinzione che egli era inutile e, più o meno convinse Nick della stessa cosa. Ed entrambi non suonano molto su A Momentary Lapse Of Reason. Ma noi mettemmo insieme un complesso con cui avremmo potuto affrontare un tour, e presi Gary Wallis per spalleggiare Nick alla batteria ed alle percussioni e Jon Carin per dare una mano alle tastiere ; all’inizio essi svolsero ruoli importanti, suonando la batteria nel caso di Gary e le tastiere nel caso di Jon. Ma da metà attraverso la prima parte del tour, Nick cominciò a credere ancora in se stesso. E dal momento che noi facemmo l’album dal vivo, alla fine del primo anno, essi stavano stavano entrambi suonando in modo assolutamente grande ed il suono della batteria sull’album live è proprio tutto di Nick. E il modo di suonare di Rick è grande. Ora, passati due anni da allora, noi andammo in studio durante il periodo natalizio del ‘91 per fare alcuni pezzi per il video della “Carrera Panamericana” ed essi si ritrovarono e suonarono in modo magnifico. C’è stata una riabilitazione durante il tour ed il progetto che ne è scaturito non è molto lontano dall’essere miracoloso, secondo il mio punto di vista. E’ stata una grande emozione e mi ha dato la fiducia di fare il prossimo album nel modo in cui facemmo questo lavoro lo scorso anno”.

- Sul nuovo disco dei Pink Floyd avrai un libero approccio alla musica?

“Non lo so. Ora che Rick e Nick si sono riabilitati e suonano così bene come non hanno mai fatto , e ci sono questi bravi ragazzi più giovani che mi aiutano a completarlo e fanno del materiale con me, noi possiamo procedere con un senso di divertimento ed ottenere un prodotto finito”.

- Stai considerando la possibilità di un concept-album?

“Sto considerando tutte le cose. Ho un’idea, ma è prematuro parlarne”.

- Hai in previsione un altro tour?

“ Sì. Non penso che potrei sostenere un altro tour facendo lo stesso materiale. Ed avendo preso le distanze da un gruppo che faceva fondamentalmente il nuovissimo album in tutti i vecchi tour , dal momento che l’ultima volta proponevamo una specie di greatest-hits show. Non potrei fare quello stesso show. Noi scegliemmo tutti i brani che ci piacevano, quelli che ci sentivamo giustificati nel presentare, quelli che avevo cantato o in cui avevo il maggior coinvolgimento”.

- Se Nick avesse deciso che non voleva prendere parte al progetto, faresti ancora qualcosa come Pink Floyd?

“Sì, credo di sì. Ma non penso che sia un problema. Io voglio che Nick e Rick lo facciano. Tu non puoi mai completamente dire ciò che rende qualcosa magico. Mi piace com’è. Mi piaceva anche quando c’era Roger, ma quella è una cosa con cui non ho relazione. Ciò che possiamo fare è mantenere ciò che sto facendo”.

- Money è in 7/4. Inizialmente, il senso di Roger di comporre canzoni era un po' elastico. “Egli era da sempre un grande fan di John Lennon, ed era molto bravo nel cambiare i ritmi nella metà delle canzoni. E Syd. Syd era solito cantare un verso fino a che lo terminava e quindi cambiare. Ci sono vecchie canzoni di Syd nelle quali non puoi contare quanti battiti ci sono nel tempo, i batteristi impazzirebbero se tentassero di seguire queste cose. Non so come Roger uscì con il tempo di Money. Il demo è divertente. E’ proprio lui e una doppia chitarra acustica. Su Mother il tempo segue le parole:”Mo-ther-do-you-think-they’ll-drop-the-bomb?”. Quante battute ha? Nessuna. Fu molto, molto difficile lavorarvici. Tu non puoi-non c’è ritmo che va avanti diritto. Tu devi trovare un modo per seguirlo, cosa che Jeff Porcaro fece immediatamente”

. - Non ho idea di quanti session-men suonarono su The Wall, dal momento che nessuno, oltre i cantanti, venne creditato.

“Sì, ce n’erano alcuni. C’è un tipo che suona la chitarra spagnola in Is There Anybody Out There ?; la poteva suonare con un oggetto appuntito di cuoio, ma non poteva suonare come se ciò fosse stato procurato dalle dita. C’era un chitarrista ritmico in One Of My Turns, perché non pensavo si trattasse di una buona parte da suonare. Lee Ritenour suonò quella parte su almeno metà della canzone. C’era un tastierista che suonava l’organo Hammond su In The Flesh:Freddie Mandell. Chi altro c’era? Un po’ di cantanti, Toni Tenille e Bruce, dei Beach Boys. Su Dark Side Of The Moon noi avevamo aggiunto delle coriste ed un sassofonista. Nel tour di Animals noi avevamo delle coriste, un sassofonista ed un chitarrista. E nel tour di The Wall ognuno di noi aveva il proprio strumento doppiato. Si è messa in moto una costante progressione da The Dark Side. Non sono orgoglioso di queste speci di cose. Ho idea di parti che non posso suonare. Se io non posso farlo, prenderò qualcun’altro che lo faccia. Perché no? Non mi preoccupo di ciò, veramente. Chi tenta di mettere qualcosa che è nella propria testa in quella di altra gente mi smonta. Io sostengo che l’obiettivo è ottenere ciò che tu stai tentando di fare su nastro e se ciò coinvolge l’impiego di altri musicisti, tutto OK. Non ho vergogna di ciò”.

- Collaboravi con Roger o portavi idee musicali individuali?

“Di solito veniva scritta la musica ed i testi venivano successivamente. Su Wish You Were Here e gli scrisse la canzone al ritmo dell’introduzione. Noi cambiammo le cose fino a che cominciarono a suonare bene. Dogs aveva così tante parole, che io fisicamente non potevo comprenderle tutte. Tagliammo i due terzi delle parole, per renderla possibile invece che impossibile. Per Comfortably Numb noi discutemmo come pazzi. Abbiamo avuto veramente una grande battaglia, andata avanti per secoli. Registrammo due versioni. Prendemmo un tamburo pieno e quindi tagliammo il nastro a 16 piste a metà, facemmo scorrere un rasoio nel mezzo, inserimmo un pezzo di nastro largo un pollice nell’altro pezzo per mettere un tamburo pieno su un’altra pista”.

- Ricordi che differenze c’erano?

“Non posso ricordare. Dubito che potrei dirti le differenze anche se fosse successo in questi giorni. Esse avevano esattamente lo stesso ritmo; una era un po' più lenta, la chiamerei un po' più sdolcinata e a me piaceva leggermente più dura. A Roger piaceva quella più lenta. Furono entrambe registrate nello stesso demo, un demo su un nastro a quattro piste...”.

- Credi che il fatto che tu abbia cantato interamente A Momentary Lapse Of Reason possa diventare una regola che, a lungo andare, possa stancare la gente. E’ per questo motivo che il canto in A New Machine suona eccentrico, acuto e metallico?

“Non penso che sia così. Per esempio, cantai Money, quella è onestamente stridula. Io cantai la maggior parte del primissimo materiale, su Meddle, Dark Side, Wish You Were Here. Non ho mai pensato a ciò che mi hai chiesto. Penso che sia più difficile sedersi ad ascoltare un intero al bum cantato da Roger che da me. Ho sempre creduto che le nostre due voci erano molto efficaci come contrappunti”.

- Non si possono sistemare le cose tra voi due?

“No, ne sono certo”.

- E anche dopo che Roger se ne è andato, Wright non è stato reintegrato come membro effettivo del gruppo.

“No, Rick è parte di esso. Ci sono una o due cose legali un po' insolute dall’accordo di Rick quando Roger lo licenziò nel ‘79 e ci sono altre ragioni “sue”. Soprattutto, egli non voleva essere coinvolto nelle cause legali, cosicchè non era coinvolto nel rischio, in qualche possibile perdita finanziaria e conseguentemente raccolse meno guadagni rispetto a me e Nick, dal momento che noi fummo gli unici che spendemmo tutto il denaro per mettere insieme disco e tour. La compagnia discografica ci diede un anticipo, quando noi consegnammo il disco, che coprì tutti i costi di registrazione. E quindi il tour richiese un sacco di denaro da mettere insieme sotto la minaccia di cause legali ed ingiunzioni da parte di Roger, che avrebbero potuto blocca re tutto il progetto. E se non potevamo ricevere gli introiti degli show, i nostri acconti sarebbero svaniti e noi avremmo potuto perdere ogni cosa. Una rovina. Sono sicuro che avremmo potuto prendere qualcun’altro per aumentare il denaro, ma qualcuno che impiega dei soldi vuole una larga fetta di guadagno. E io credevo totalmente nel progetto. Sapevo che avremmo fatto bene, così feci pressioni sulla gente”.

- Le tue prospettive sono migliori ora?

“Sì. Non è un problema dal momento che non corro il rischio di qualche imminente causa legale”.

- E Rick non è coinvolto anche dopo la risoluzione di tutti quei problemi?

“Bene, io sono una persona veramente egoista, e Rick non sta realisticamente compiendo un grande sforzo come sto facendo io. Sono molto felice per Rick che faccia parte di tutto ciò, ma non vedo del vigore, del mordente ... è ancora la mia vita, molta parte della mia vita e non ho combattuto così tanto nella mia carriera proprio per cominciare a distribuire le fette più grandi di quelle che si meritano a qualcuno che ritorna. Se ciò sembra crudele, non lo è; è proprio la dura realtà. Rick è felice di navigare sul suo yacht ed essere parte di questa cosa e guadagnare molti bei soldi. Non gli piace assumersi le responsabilità, così è un sistema molto comodo”.

- Non hai nostalgia dei primi tempi in cui militavi nel gruppo?

“Ho nostalgia, sì, ma ora ho 46 anni ed è un’epoca diversa. Ci sono un sacco di ragazzi che sviluppano la propria nostalgia per le loro cose; ci sono persone che vivono in base a quelle cose. Voglio dire che è stupido fingere. Noi non siamo un gruppo pop da teenagers. Noi siamo un gran vecchio dinosauro ed occorre molto lavoro per metterlo rumorosamente in piedi. Non è la stessa cosa di un tempo. Ma io l’amo ancora.