LE CONTRADDIZIONI DI BERLINO


Disastroso, farsesco, spettacolare, maestoso, stupefacente; quanti aggettivi, anche tra loro completamente opposti, si sono sprecati per commentare la celebrazione di “The Wall” a Berlino. Tutti hanno espresso la propria opinione in proposito, ma vediamo cosa ne hanno pensato i componenti del “carrozzone Pink Floyd ‘87-89”. “Ho visto il concerto di Berlino in TV”, ha detto Mason, “ma non ne sono rimasto impressionato. “The Wall” aveva rappresentato un gran lavoro, ma lo show di Berlino era piuttosto sciatto e non ha aggiunto nulla alla rappresentazione originale. Gli ospiti non hanno trasmesso la loro personalità”. Lapidario il commento di Tim Renwick “Ho visto “The Wall” ma è stato fatto male”. David Gilmour, il cui posto nella tribuna riservata agli ospiti era desolatamente vuoto, ha detto in merito al concerto “Ho guardato Berlino ma ho spento disgustato. Roger è un brillante compositore ma uno scadente musicista:non riconosce i limiti del suo talento”. L’ultima parola, in questa occasione, spetta a Guy pratt, molto critico nei riguardi di questo concerto “Berlino è stata una totale “cagata”. Roger sembrava divertirsi vestendosi come Mussolini. Gilmour non è mai stato rimpianto tanto come in quello show”. Ma ora veniamo a quelli che il concerto l’hanno vissuto in prima persona, le cui dichiarazioni fanno da contraltare a quelle degli attuali componenti del “gruppo” dei Pink Floyd. Klaus Meine degli “Scorpions” ha detto in una recente intervista che “suonare “The Wall” è stato molto eccitante, non solo come musicista, ma come essere umano. E’ stato molto emozionante”. Anche per Rick Di Fonzo, il chiatarrista americano che ha rimpiazzato David Gilmour, il concerto di Berlino è stato un’esperienza indimenticabile. “Uno che non era là non può realmente capire quello che successe. E’ stata la cosa più impressionante che abbia mai visto”. Ma il concerto di Berlino non è rimasto un fatto isolato e lo scorso 30 Aprile si è tenuta una particolare rivisitazione del leggendario show interpretato da artisti sconosciuti al quale, presentato due volte, hanno assistito circa un migliaio di persone.