Dal quotidiano LA STAMPA del 10 febbraio '93
UFO La congiura del silenzio a Mosca
Le rivelazioni del regista Mario Gariazzo che sta preparando un filmverità dal titolo "La congiura del silenzio"
Archivi topsecret a Mosca, ma anche la CIA nasconde la verità.
Franco Nero protagonista è un ufficiale sovietico.
ROMA. È dell'altro giorno la notizia che in Russia si sono scoperti segretissimi dossier sui dischi volanti. Si viene così a sapere che nel 1965 ad Hanoi la contraerea sovietica ha fatto fuoco contro un Ufo che avrebbe risposto al cannoneggiamento con un raggio luminoso provocando duecento morti. Sembra fantascienza. Ne parliamo col regista Mario Gariazzo che sta preparando un filmverità sugli Ufo dal titolo «La congiura del silenzio» con Franco Nero protagonista nel ruolo di un ex agente del KGB, il maggiore Jurij Leonov. Il film non mostra veicoli interplanetari ma vuole sviscerare il complotto delle superpotenze per nascondere la verità dei fenomeni all'opinione pubblica, vivamente preoccupata per un eventuale, possibile attacco alla Terra. Il film verrà realizzato negli Stati Uniti e in Russia, produttori Aldo e Daniele Ricci dell'Italia Films Production e della Ital Video Service.
Dice Gariazzo:
«Penso sia giunto il momento d'infrangere il muro d'omertà sulla questione. Mi incoraggia l'elezione del presidente Bill Clinton, una voce nuova dell'America. Chissà che non voglia essere lui stesso o permettere ad altri di rivelare quanto aveva promesso in campagna elettorale Jimmy Carter che allora disse: "Se diventerò Presidente farò conoscere gli Ufo al mondo. Ci sono quintali di materiale tenuto segreto negli archivi nazionali che il pubblico deve conoscere. Non dobbiamo chiudere gli occhi anche se la realtà è sconcertante". Ma poi non ne fece nulla. Perché?»
Mario Gariazzo è un profondo conoscitore della materia avendo fatto parte del più importante comitato d'investigazione sugli Ufo che è il NICAP di Washington, il «National Investigation Committee on Aereal Phenomena» che per molti anni ha collaborato attivamente con la CIA. Gariazzo è venuto in possesso di documenti che parrebbero importanti, oltre che strettamente confidenziali.
«È vero dice infatti riportano tutti la seguente dicitura: "Reproduction of this document in whole or in part is prohibited except with the permission of the office of origin". Sappia che per imporre la cortina del silenzio sull'argomento, le autorità responsabili non hanno esitato a manipolare certi dati ed hanno costretto a "strani suicidi" molte persone che si erano interessate al problema troppo da vicino».
Però adesso in Russia sembra che emerga la verità.
«A Mosca in via Lubianka 6 è dislocato l'insieme dei servizi segreti. Al quarto piano esiste l'organismo dell'ex KGB ed è qui che ha sede anche il KRU, cioè il "Kontr Razvedochnoe Upravlenye", che è l'organismo per la protezione dei segreti militari. Qui sono custoditi anche i dossier sugli Ufo. Materiale enorme che in parte ho potuto consultare».
E da questi dossier ha preso spunto per il suo film?
«Non solo. Possiedo anche una documentazione Usa. Insomma, ho raccolto una mole considerevole di dati. Volevo farne un'inchiesta giornalistica mondiale. Poi ho deciso per il film. Non di fantascienza ma di spionaggio, in cui si documenta che i governi del mondo nascondono la verità sui dischi volanti».
E nascondono anche la verità sugli extraterrestri? È vero che sono stati catturati degli alieni?
«Certo. Io ho avuto la possibilità di vedere un alieno in una cella frigorifera a Dayton nell'Ohio. Deve sapere che nell'estate del 1949 venne effettuato un esperimento nucleare ad Atrec, in New Mexico. Un disco volante per l'esplosione venne risucchiato a terra. Non aveva aperture: compatto e solido come una moneta. Dopo averci trafficato per settimane gli esperti riuscirono ad aprirlo e trovarono all'interno sei cadaveri. Ecco la testimonianza del professore universitario Spencer Carr che descrive uno degli extraterrestri: "Apparente età di 30 anni, dentatura perfetta, cromosomi e sangue umano". Ma nel sezionare la calotta cranica si è scoperto che il cervello non corrispondeva all'età, bensì a quella di un uomo di 400, 500 anni».
Descriva quello che ha visto lei.
«Non un mostriciattolo, ma un essere strutturato come un umano. Nudo, di sesso maschile. Una creatura alta circa 90 centimetri, di colore olivastro. Però in rapporto al corpo con braccia e gambe più sottili delle nostre. Occhi grandi e tratti mongoloidi».
Non teme di venire considerato un visionario?
«E perché mai? il mio lavoro, la mia serietà testimoniano il contrario. Se dico che so molte cose sui dischi volanti e se ci realizzo un filmverità vuol dire che possiedo un'ampia documentazione. Ci sono molti scienziati che conoscono l'esistenza dei dischi e l'hanno dichiarato».
Può fare qualche nome?
«Qualche? A decine. Uno per tutti, il professor Colman Vonkeviczky, che fu segretario di UThant all'ONU, che nel 1967 dichiarò: "Accusiamo i complotti dei governi in relazione a questo serio problema che coinvolge la sicurezza internazionale. La questione scientifica degli Ufo dietro la quale si trincerano i governi è usata per nascondere la preparazione d'una guerra spaziale"».
Allora gli extraterrestri stanno per invadere la Terra?
«Perché altrimenti questa congiura del silenzio attorno al fenomeno dei dischi volanti? È ora che ci si prepari al grande evento, all'incontro con creature molto lontane da noi sia nel tempo che nello spazio».
(Nevio Boni)