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C’È ACQUA SULLA LUNA

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MESSAGGIO DA PARTE DELLO SCIENZIATO EXTRATERRESTRE ADONIESIS
"È vero che a circa 600 metri sotto la superficie della crosta lunare, l’uomo del Pianeta Terra troverà gli elementi necessari per la sua sopravvivenza".
Per la naturale funzionalità delle strutture biofisiche dell’uomo, è possibile rintracciare sotto la superficie lunare quegli elementi (ossigeno, pressione, acqua) i quali sono disponibili in quantità sufficiente per operare ivi una lunga permanenza e senza bisogno di fare uso di scafandri, scorte di ossigeno e complicate tute spaziali.
Ancora la scienza terrestre non è in grado di poter conoscere le particolari condizioni in cui si vengono a trovare i corpi celesti, quando questi hanno perduto una considerevole massa del loro nucleo igneo­cosmico.
È ancora vero che la scienza terrestre sconosce il radicale mutamento che si produce nell’anello magneto­sferico quando questo subisce il progressivo assorbimento verso il centro di tutta la massa del corpo celeste.
L’assorbimento dell’anello magneto­sferico verso il centro è dovuto alla perdita progressiva della massa del nucleo igneo­cosmico. Tale assorbimento, oltre a provocare la compenetrazione degli elementi atmosferici sul piano fisico, produce pure una modifica sostanziale delle forze coesili della materia e una conseguente contrazione di tutta la massa verso il centro.
Quelle perfette figure geometriche che sono visibili sulla superficie lunare e che sulla Terra chiamate "crateri" altro non sono che coni provocati da sprofondamenti causati dal deterioramento delle numerose caverne esistenti nel substrato della crosta lunare. Spesso succede che la contrazione della massa igneo­cosmica subisce delle fortissime oscillazioni dovute alle linee magnetiche di notevolissima intensità che si sviluppano tra l’emisfero visibile del vostro satellite e le vaste superfici degli oceani che periodicamente offre il geoide del vostro pianeta. Tali oscillazioni producono movimenti sismici di vaste proporzioni, con conseguente uscita di gas in superficie e sprofondamenti.
Sono questi gas a provocare alcuni crateri a forma cupolare e a produrre estese lingue di fuoco, alcune delle quali ben visibili dalla Terra.
Le nostre basi spaziali installate da millenni sul vostro satellite, si trovano nell’emisfero lunare visibile dalla Terra.
Le zone che offrono maggior sicurezza sono quelle superfici che sulla terra chiamate "mari". In queste zone vi sono scarse possibilità di sprofondamenti per la particolare natura degli elementi che ne compongono la superficie e le strutture interne del substrato della crosta, particolarmente pressata dalle citate linee magnetiche.

Questo mi ha detto Adoniesis per essere divulgato, ed altro che, per il momento, non è divulgabile.

Eugenio Siragusa ­ 6/7/1969

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