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GRANDE ITALIA
Nonostante la forma strepitosa di alcuni
corridori, quali Zabel, Vanderbrouck e Mussew, i ciclisti italiani si stanno mettendo
ottimamente in luce nelle grandi corse del panorama ciclistico internazionale.
L'esplosione del fuoriclasse Michele Bartoli della Asics CGA e la trionfale
"galoppata" di Franco Ballerini della Mapei nella classica Parigi-Roubaix ne
fanno da testimonianza. Nelle gare in linea il nostro ciclismo è divenuto ormai il primo
della classe, senza alcun dubbio; ci siamo aggiudicati gran parte delle gare di coppa del
mondo, come del resto tutti gli anni, e tra i primi posti della classifica generale figura
un'altissima percentuale di corridori azzurri. Questo fa ben sperare per il futuro, anche
grazie alla straordinaria condizione di alcuni giovani ritenuti dei fuoriclasse. Lo stessso Bartoli, vincitore della
Liegi-Bastogne-Liegi, il giovanissimo Savoldelli, recente vincitore della prima tappa del
giro del Trentino, ed altri quali i neo-professionisti Malberti e Figueras, che tanto bene
hanno fatto nel mondo dillettantistico, e che altrettanto possono fare tra i
professionisti. Non dimentichiamo però i vecchi del gruppo, che tanto ancora hanno da
dire: il fantastico Tafi, per esempio, Elli, che sta vivendo una seconda giovinezza, e
ancora "Re Leone" Cipollini, Minali e atleti di esperienza come Bugno,
Chiappucci o Fondriest, che in giornata di grazia possono ancora dire la loro. La nostra
pecca, però, sono i grandi Giri; nessuno dei nostri atleti è ancora in grado di
contrastare i Titani delle corse a tappe, forse a causa di un'errata maturazione nei
settori giovanili. Sembra comunque che qualche segnale positivo arrivi da Pantani e da
Gotti che bene hanno fatto durante le ultime stagioni, anche se ostacolati da problemi di
vario genere. Vedremo se quest'anno IL GIRO D'ITALIA e LA GRANDE BOUCLE riusciranno a
regalarci qualche emozione in più. Godiamoci comunque, per adesso, il primo posto di
Bartoli nella classifica di Coppa del Mondo in attesa di una vittoria prestigiosa anche
nei grandi giri.
GDS |