Torretta, sorge su un lieve declio alle falde del Monte Canalicchi ed è uno dei Comuni dei quali si conosce con certezza l'anno della sua fondazione. Tutti gli studiosi concordano nel ritenere che il fondatore del Casale di Torretta sia stato il nobile Arrigo Traina il quale, il 29 Agosto 1636, viene investito dalla baronia dei falconieri e Casale di Torretta. |
Al di sopra della fama del fondatore, che certamente ha anche tanti meriti nei confronti degli abitanti della Torretta di quel tempo, sta per i torrettesi il legittimo orgoglio del fatto che la cittadina lega il suo nome a quello dei Tomasi di Lampedusa autore de "Il Gattopardo". |
Non meno importanza veste per la cittadinanza la famiglia Di Benedetto che ha dato i suoi natali a Luigi, Raffaele, Carmelo, Pasquale, Salvatore, figli di Giovanni Di Benedetto e Maria Filippa Mignano, eroi che hanno sacrificato la loro vita per l'Unità d'Italia durante i moti del 1860, famiglia, quella di Di Benedetto, che la storia ha battezzato "I Carioli d'Italia". Nella villa Brigandì, in c.da Orioles, tra il 1859 e 1860 si riunivano i capi che guidarono la rivolta contro i borboni. |
Ai lati del portone d'ingresso sono poste due lapidi di marmo con la seguente scritta: "In questa villa, nei giorni del terrore tra il 1859 - 1860, convenivano i capi che guidarono i trecento valorosi carinesi a combattere le schiere borboniche, in Palermo, e qui si costrussero dodicimila pacchi di cartucce che furono bruciate nelle pugne della riscossa". Di notevole interesse storico e scientifico, la grotta "'Za Minica" con incisioni di animali, zona nella quale sono stati reperiti resti di fauna tropicale e oggetti litici risalenti al paleolitico superiore. A poca distanza dall'abitato, la fonte della "Favarotta" una volta "salutare e purgativa" secondo lo storico Vito Maria Amico, oggi purtroppo asciutta. |