E-zine , di Ninni Radicini
, sulla vita del Principe Antonio de Curtis e
sulle opere artistiche di Totò
|
---|
Nota : Parodia di " Sangue e Arena ". Totò è un commesso di una farmacia
che per la pubblicazione sbagliata di una fotografia in un
giornale , viene scambiato per un criminale e fugge in Spagna.
Rilevante , la scena in cui Totò affamato mangia un
"panino" molto particolare.
- Retequattro 2,00. Totò di notte N.1 .( Comico, 90', B/N, Italia 1962). Regia di Mario Amendola. Con Totò, Macario **
Nota : Totò e Macario sono musicisti alla ricerca di un contratto. Fu talmente tanto il materiale girato per questo film, che quello scartato, venne usato per costruire un altro film, uscito l ' anno dopo : " Totò Sexy "
Nota : Sulla scia de " La Dolce Vita " di Fellini. Scene memorabili,
come tutte quelle dove vi sono Totò e Peppino.
Da non perdere due scene. La prima, in cui i due sono
seduti al tavolo di un bar e cercano di entrare in confidenza
con due ragazze straniere. La seconda verso la fine del
film, con Totò e Peppino alle prese con una seduta spiritica.
- Retequattro 23,30. Tototruffa '62. ( Comico, 98' ,B/N, Italia 61). Regia di Camillo Mastrocinque. Con Totò, Nino Taranto, Ernesto Calindri, Lia Zoppelli, Oreste Lionello **
Nota : Totò e Nino Taranto, sono due trasformisti protagonisti una serie
di truffe, il cui " ricavato ", serve a Totò per pagare le
spese per fare studiare la figlia ( ribelle ) in collegio.
Celebre la scena, in cui riescono a vendere la fontana di Trevi
ad un turista italo-americano.
Altra scena, esilarante, quella in cui Totò e Nino Taranto
cercano di allontanare il loro affittuario, che cerca
di farsi pagare gli arretrati. Un punto negativo
( che ricorre in vari film con Totò) è la presenze di scene
che spezzano la comicità vulcanica dei due grandi comici.
- Retequattro 2,00. Due Cuori tra le Belve. ( Comico, 82', B/N, Italia 1943 ). Regia di Giorgio Simonelli. Con Totò, Arturo Bragaglia, Vera Carmi *
Nota : Totò partecipa ad una spedizione in Africa alla ricerca
di un animale leggendario.
Il film è tratto da una novella di Goffredo D ' Andrea, e fu poi
rieditato con il titolo
" Totò nella Fossa dei Leoni ".
Totò era ancora gli inizi della carriera cinematografica.
Il ritmo del film non è paragonabile a quello, ad esempio,
dei suoi film della fine degli anni 50.
Nota : Questo film è stato costruito con tutte le scene non
utilizzate nel film " Totò di Notte N.1 " dell ' anno precedente.
Stessi protagonisti stessa ambientazione.
Si possono vedere uno di seguito all ' altro come
un film unico.
Durante le riprese dei film con Totò, soprattutto
quando vi erano altri attori celebri, come Peppino, o in
questo caso Macario, ogni sketch, durava molto di più
del tempo previsto.
Ad esempio un dialogo che contrapponeva
Totò a Peppino, previsto della durata di 3 minuti, data
la bravura dei due nel costruire battute, durava il doppio
o il triplo.
Il materiale eccedente, era però della stessa
qualità di quello scelto, tanto, come testimonia questo
film, da potere riuscire a costruire un altro film !
Nota : Fu il primo film di Totò del dopoguerra.
Tutto ruota attorno ad una compagnia teatrale in crisi
che decide di mettere in scena l ' opera in versi di
un maestro di scuola.
Questo film appartiene ad un insieme, con cui
Totò definisce il suo personaggio.
- TMC "Cinema - Cinema Speciale Totò" ore 22,50
- Retequattro 1,20. Uccellacci e Uccellini. ( Fantastico ,85', B/N, Italia 1966). Regia di Pier Paolo Pasolini. Con Totò , Ninetto Davoli ****
Nota : La fine delle ideologie. Totò e suo figlio Ninetto attraversano la periferia di una metropoli, incontrano un corvo ( l ' ideologia ), che li segue , spiega e discute. La loro storia si incrocia con quella di due Francescani, sempre Totò e Ninetto, che devono cercare di far dialogare i falchi e i passeri. E' il film che apriva nuove prospettive cinematografiche per Totò.
[ La programmazione dei film e delle trasmissioni televisive
può subire modifiche. Gli orari dei film sono
naturalmente suscettibili di variazioni. ]
Valutazione sociologica di una scena da: "Totò Peppino e la Malafemmina" |
---|
'A vita è bella, sì ,è stato un dono, un dono che ti ha fatto la natura. Ma quanno pò sta vita è 'na sciagura, vuie mm' 'o chiammate dono chisto ccà ?
E nun parlo pe' me ca, stuorto o muorto,
Ma quante n' aggio visto 'e disgraziate :
Guerre, miseria, famma, malatie, |
---|
" Sono ormai nella età in cui si tirano le somme e
non ho |
---|