http://www.millecose.it/pal_adr/storia.htm (Internet on a CD, 07/1998)
Comune di Palazzo Adriano
PROVINCIA DI PALERMO
STORIA
Palazzo Adriano, situato a 695m sopra il livello del mare, dista
circa 90 km da Palermo. Conta circa 3.000 abitanti.
E' l'ultimo paese della provincia di Palermo prima di entrare in
provincia di Agrigento. La caratteristica fondamentale di Palazzo
Adriano consiste nel fatto che in esso convivono due diversi gruppi
etnici: i latini ed i greco-albanesi. Dal punto di vista religioso i latini
seguono il rito romano e i greco-albanesi quello bizantino. Ambedue
i gruppi sono molto attaccati ai propri riti e conservano gelosamente
i loro usi, costumi e tradizioni.
Le prime notizie riguardanti Palazzo Adriano risalgono al tempo
dei Vespri Siciliani (1282). Tuttavia il paese, rimasto praticamente
disabitato durante il XIV sec., fu ripopolato nel XV sec. da una colonia
militare di Albanesi e da loro successive ondate migratorie in seguito
all'invasione dell'Albania da parte dei Turchi.
Il Comune di Palazzo Adriano, conservo' a lungo, attraverso i secoli,
cinque autonomie: amministrativa, giudiziaria, economica, religiosa
e militare, di origine balcanica, permesse e riconosciute dalla
legislazione del regno meridionale. Il massimo sviluppo di questo
paese si ebbe nel sec. XIX quando un'organizzazione di campieri
palazzesi si insedio' nei feudi di quasi tutta la Sicilia ed arrivo' ad esprimere
figure di primissimo rilievo in campo nazionale, la piu' rilevante
delle quali fu F. Crispi. Questi, originario di Palazzo Adriano, con
l'aiuto di vari altri suoi compaesani, appoggio' e sostenne nella fase
iniziale la Spedizione dei Mille, monopolizzo' le posizioni della Sinistra,
Nazionale coi giornale "La Riforma" e riusci' ad estendere parecchie
delle autonomie e tradizioni del suo paese di origine, a tutta
l'Italia, avviandone per primo la democratizzazione.
Gli abitanti di Palazzo Adriano grazie alle ampie liberta' consentite
dalle loro strutture sociali e religiose, con il loro spirito fiero e
combattivo rivendicarono in campo religioso, civile e politico, l'autonomia
di iniziative che poi permisero sia ai Fasci Siciliani, le cui principali
manifestazioni ebbero origine da questo paese (1893), sia in
seguito alla nascente democrazia cristiana del tempo di Leone XlIl
di organizzare i primi scioperi cattolici e pacifici di rilievo nazionale
attraverso la Lega Cattolica dell'Arciprete G. Alessi (1901), la cui eredita'
fu raccolta da Luigi Sturzo. L'azione di questi continuo' poi a lungo
ad essere sostenuta dagli albanesi di Sicilia anche durante il suo
esilio, fino al riconoscimento della nuova Democrazia Cristiana ad
opera di Pio XIl.
Testimonianze tangibili dell'avvio della storia di Palazzo Adriano
si trovano nell'elemento architettonico originale di natura militare
difensiva del paese consistenti in cunei di case che si addentrano
in piazze previste come campi di battaglia. Questi cunei si trovano
tuttora in Piazza Umberto 1, sul colle di S. Nicola e nella Piazzetta
Garibaldi. Il paese, infatti, caso unico in Europa in questo periodo
(XVI-XVIII sec.) si sviluppo' in forma di nuclei difensivi consecutivi
forniti di porte d'ingresso costituite dagli attuali archi sotto i quali si
trova in genere l'immagine della Madonna protettrice e circondati
in forma di mura da file di case senza strade di accesso. Li piu' completo
di questi nuclei e' il cuneo della Piazza Umberto I che si stende
fino al quartiere detto tuttora "Cittadella", circondato da fiumi, all'interno
del quale nel cortile detto tuttora dei Fabbri, c'erano delle fabbriche
di armi dalle lame rinomate.
Realizzazione a cura della MDM s.r.l. Tutti i diritti riservati.