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Corleone

Le edicole Votive


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Un elemento caratteristico della religiosità popolare del popolo corleonese sono le "Edicole Votive", dette volgarmente: I CAPPILLUZZI
Questo modo particolare di esternare fede e devozione alla Divinità certamente non ha origini recenti. Del mondo romano si ricordano proprio le "Aedicula", dette "Lares Comitales", se posti ai crocicchi delle strade o semplicemente "Lares", se posti all'interno delle case, quali protettori della famiglia, anche se in quest'ultima forma venivano ricordati e venerati gli antenati.
Le forme di queste strutture edilizie, più o meno valide dal punto di vista architettonico, possono essere la nicchia, il tabernacolo, il pilone votivo, addirittura, un albero sacro, incastonati sulle facciate delle case, poste ai crocicchi di strade, oppure quale piccola costruzione a se stante (tempietto), posto sulle strade di campagna, nei luoghi di transito o siti pericolosi.
Con il propagarsi del Cristianesimo, al posto degli antichi "Lari" nelle "aedicula" venivano poste statuette o immagini, dipinte su lastre di petra o in affresco, su muri, della Vergine SS. o il più delle volte di Santi locali, che poteva essere il patrono del luogo o il Santo invocato in circostanze di bisogno: guerra, peste, carestia o terremoti, o per invocare protezione su particolari gruppi di persone.
Delle 50 e passa Edicole Votive esistenti a Corleone, distribuite, per la maggior parte, nel vecchio centro storico, si può fare un escursus storico, in quanto la loro esistenza abbraccia un arco di tempo di più di 5 secoli, non avendo tracce di edicole esistenti anteriormente, tranne che per qualche nome rimasto nella toponomastica di contrade urbane e campestri.
Non volendoci soffermare sul valore artistico, che rimane sempre modesto, in quanto quasi sempre trattasi di arte popolare, le Edicole di Corleone possono essere raggruppate per soggetto, il più delle volte di particolare significato locale: la Vergine Santissima, nei suoi molteplici titoli, la Sacra Famiglia ed il Patriarca San Giuseppe.
Una delle più antiche Edicole, dedicata alla Vergine del Soccorso, esisteva in via Innazzo, nel sobborgo del Pozzobuono. Il culto alla Madonna del Soccorso, molto sentito tra il popolo corleonese, è testimoniato sin dalla seconda metà del XVI secolo.
Gli Agostiniani, che ne sostenevano il culto, edificarono un'altra Edicola, attaccata alla parete esterna del loro convento, nel XVII secolo, in Piazza Sant'Agostino.
La Madonna del Soccorso veniva invocata dal popolo a protezione delle ricorrenti carestie che funestavano con ricorrenza il territorio.
Alla Madonna del Mal Passo è dedicata un'edicola posta sulla facciata di una modesta casa solerata di via Santi. L'edicola venne costruita in occasione della edificazione della chiesetta dedicata alla Madonna, nella vicina contrada del Mal Passo, nel 1606.
A singoli Santi sono dedicate altre edicole distribuite nel territorio urbano ed agreste; molte di queste ricevono una particolare attenzione durante la Novena in preparazione del Natale: per quella occasione molte delle su nominate edicole vengono adornate con rami verdi di mirtilli carichi di frutta bianca o nera. Per tutti i nove giorni della Novena, gruppi di musicanti (4-5 persone), assemblando i più disparati strumenti musicali, vengono invitati a cantare davanti le edicole, tipiche nenie e canzoni natalizie.

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