L'apertura del Museo Archeologico di Ustica ha segnato un momento importante di promozione e divulgazione culturale, poichè ha permesso di dischiudere ad un pubblico più vasto la conoscenza delle vestigia delle antiche civiltà succedutesi ad Ustica, consentendone una più razionale fruizione nel luogo del loro ritrovamento. Il criterio espositivo seguito nell'allestimento museale è stato quello di offrire una selezione ragionata dei materiali pertinenti agli insediamenti umani maggiormente rappresentativi dell'Isola, compatibilmente alla documentazione archeologica immediatamente disponibile, in quanto custodita nei locali dello stesso Museo. Nell'ambito dell'intero complesso espositivo assume una posizione di tutto rilievo lo spazio dedicato ai materiali della media età del bronzo provenienti dal villaggio dei Faraglioni, notevoli sia per la quantità che per la varità delle forme della cultura materiale. L'obiettivo che si è inteso raggiungere è stato quello di fornire un compendio degli oggetti più significativi della facies locale del Bronzo Medio, il cui studio, partendo dalle implicazioni formali, è suscettibile di ulteriori e più approfonditi sviluppi nel campo dei contatti e delle relazioni di varia natura tra le popolazioni preistoriche che si affacciavano sul bacino del Mediterraneo. |