PIER LUIGI VIGNA: Oggi è il 22 aprile del 1996. Sono le ore 17.35, siamo nell'aula bunker di Firenze. Io sono Vigna, procuratore di Firenze, e accanto a me c'è Gian Carlo Caselli, procuratore di Palermo (..) Il discorso che volevo fare a lei signor Riina è questo: c'è ormai una enorme mole di sentenze, le quali dicono che Cosa Nostra esiste; c'è un numero rilevante di persone le quali dicono che lei è il capo di Cosa Nostra, allora il pensiero che è venuto a me, è di sapere se lei è disposto a parlare... SALVATORE RIINA: La prego, non pronunzi neanche la parola. VIGNA: Se lei era disposto... RIINA: Dottore, la prego si fermi li'. VIGNA: No, io finisco. RIINA: Si fermi li' e non vada più avanti. VIGNA: Mi scusi Riina, mi faccia finire il mio pensiero, perchè ho l'impressione ... RIINA: Lei ha sbagliato persona. VIGNA: No... RIINA: Lei e il dottor Caselli avete sbagliato persona. VIGNA: Lei non sa quello che stavo per finire di dire. Quindi è inutile mettersi ad urlare. Come mai urla così ? RIINA: Perchè voi sbagliate persona. VIGNA: Ma non è questione, se lei non fa finire il discorso non può sapere se io ho sbagliato persona. Non penserà mica che io sia venuto qui a chiedere atteggiamenti di collaborazione a lei? RIINA: Lei parla di sentenze. VIGNA: Ho detto , ho parlato.... RIINA: In quelle parole dice tanto, dice tutto, dice tante cose. VIGNA: No, dice poco, dice decisione....di sentenze nelle quali si parla di Cosa Nostra. Le ho detto che ci sono una serie di persone che indicano lei.... RIINA: Lei non si preoccupi. VIGNA: ...come capo di Cosa Nostra. RIINA: Non si preoccupi, dottore Vigna, di questo. VIGNA: Il mio discorso,io me ne preoccupo... RIINA: Non si preoccupi per me. VIGNA: Io me ne preoccupo, ma mica per lei, me ne preoccupo per il modo in cui si fanno le indagini. Allora era semplicemente sapere se lei era disposto a ragionare di questa realtà rappresentata da Cosa Nostra, dalla sua posizione, alla quale un monte di persone attribuiscono un monte di fatti.... RIINA: La prego di risparmiare fiato, dottor Vigna, la prego di risparmiare fiato. VIGNA: Perchè? RIINA: Mi manda...è stato un giorno buttato la', sono digiuno, sono....ho mal di reni, mi manda per i fatti miei, mi lasci stare tranquillo. GIAN CARLO CASELLI: c'è questo rifiuto anche di ascoltare un'ipotesi di discorso. RIINA: Non ho niente da ascoltare, perchè ho già capito qual'è tutto il discorso, dottor Caselli. L'aspettavo....anzi era....aspettavo che veniva proprio lei e il dottor Vigna, perchè l'aspettavo questo discorso da parecchio tempo. VIGNA: E dal momento che lo aspettava.... RIINA: E perchè a voi altri vi preme questo discorso. CASELLI: E quale sarebbe questo discorso? RIINA: Questo discorso che mi state facendo questa sera. CASELLI: Molte volte noi leggiamo così, anche dalle cronache pubbliche.... RIINA: Legga, legga pure, lo leggo pure io, quindi.. CASELLI: ...di sue affermazioni, anche molte volte perentorie, secondo cui tutto sarebbe così , usiamo questa espressione anche se non sono proprio le sue parole, combinato fra i pentiti che andrebbero a braccetto e via seguitando. Di questo avere elementi di valutazione, di conoscenza più.... RIINA: Scusi dottore mi faccia il piacere, io non parlo, ho il diritto di non rispondere. Non vorrei fare la figura del maleducato, non vorrei rispondere e la pregherei, vi pregherei di lasciarmi qua e chiudiamo come che non è successo niente. VIGNA: Non ha una ragione da indicare.. RIINA: Le ragioni sono mie personali, e me le tengo per me. CASELLI: Posso provare a chiederle soltanto se vuole spiegarci meglio la frase: "Vi aspettavo voi due"? RIINA: Perchè ho letto, sento la televisione e quindi mi basta questo. Cioè dove mirate e dove volete arrivare... CASELLI: A fare il nostro lavoro, il nostro dovere. RIINA: Fate, fate, continuate a farlo. VIGNA: Allora.. RIINA: Fate il vostro lavoro. VIGNA: Certo. Vorrei vedere. RIINA: Per l'amor di Dio, chi ve lo impedisce? VIGNA: Lei di sicuro no. (..) Fare i procedimenti vuol dire anche sentire le ragioni degli altri. Capito? CASELLI: È presente il suo avvocato, quindi con tutte le garanzie del mondo. VIGNA: Allora si può porre fine all'interrogatorio e si fa un verbale riassuntivo. RIINA: Si, si. |