11 GIUGNO 1996: Ventuno ordini di custodia cautelare sono stati emessi dal gip di Palermo Alfredo Montalto nell'ambito dell'inchiesta sul sequestro e la successiva uccisione di Giuseppe Di Matteo, il figlio dodicenne del pentito Santo, uno dei killer di Capaci. Nell'indagine sono coinvolti, tra gli altri, il boss di San Giuseppe Iato Giovanni Brusca ed il fratello Enzo, Leoluca Bagarella, il suo braccio destro Antonino Mangano ed il latitante Salvatore Grigoli; quest'ultimo e' ricercato anche per l'omicidio del parroco di Brancaccio, padre Puglisi. Sempre a Palermo, la Guardia di Finanza ha confiscato beni per oltre 50 miliardi di lire al costruttore Salvatore Sbeglia, 57 anni, presunto mafioso, imputato nel processo per la strage di Capaci, accusato di avere fornito il telecomando utilizzato per innescare l'esplosivo. Tra i beni confiscati appartamenti, terreni, imprese edili e conti correnti bancari. |