hide random home http://www.asa89.it/music/pinkfloyd/pianeta/15-a.htm (Internet on a CD, 07/1998)


IL PALCO DELLE MERAVIGLIE


Grande. Non c’è migliore aggettivo per spiegare una band come i Pink Floyd, che ha venduto oltre 140 milioni di dischi e che ha firmato The Dark Side Of The Moon, il terzo album più venduto di tutti i tempi: 28 milioni di copie. Ma anche un gruppo che ha sempre amato fare le cose in grande, che non ha mai badato a spese, pur di realizzare dischi e concerti davvero speciali. Basti pensare a quelli del loro A Momentary Lapse Of Reason Tour, partito in America il 9 settembre ‘87 e durato 19 mesi; 200 concerti, visti da quasi 6 milioni di spettatori, senza contare l’enorme platea televisiva che ha assistito in mondovisione al loro concerto del 15 luglio ‘89 a Venezia.
Anche il nuovo show del The Division Bell Tour è ricco di effetti speciali ed utilizza sofisticate apparecchiature per coinvolgere al massimo il pubblico. Il palco, uno dei più larghi e complessi mai visti, è trasportato da 48 camion e montato in 3 giorni da 120 persone. Per evitare intoppi al tour, la produzione ne ha a disposizione diversi, tutti perfettamente uguali . L’idea dello spettacolo è, come sempre, dei Pink Floyd, che si sono avvalsi per la sua realizzazione di personaggi di prima grandezza, come il “production designer” Mark Fisher (già loro collaboratore per The Wall, il quale ha lavorato con artisti del calibro di Rolling Stones, U2, Tina Turner, Whitney Houston, Janet Jackson, George Michael, Simply Red...) e lo “show director” e “lighting designer” Marc Brickman (il quale ha lavorato con Bruce Springsteen, al mega-concerto per Nelson Mandela, alle Olimpiadi di Barcellona ed a vari film di Arnold Schwarzenegger).

“Molte idee sono il risultato di quello che abbiamo fatto nel tour precedente; per esempio, il nuovo palco rispecchia quello che non andava bene con il palco precedente. Abbiamo cercato di allontanarci dall’idea della scatola nera che era diventata la norma per le band che vanno “on the road”. Abbiamo cercato di proporre qualcosa di più interessante”, ha affermato Nick Mason.

E’ proprio il palco la grande novità di questo nuovo tour dei Pink Floyd. Un grande palco a forma di gigantesca conchiglia sorretta da un muro di amplificatori e sovrastata da una complessa struttura a cupola ai fianchi, dalla quale si ergono due altissime colonne, alla cui sommità sono state realizzate due insenature da cui fuoriescono i caratteristici “maiali” gonfiabili (anche se quest’anno sarebbe meglio considerarli due enormi cinghiali). “Mi sono ispirato all’Hollywood Bowl di Los Angeles”, ha ammesso Marc Brickman, “la band vi aveva suonato negli anni ‘70 e tutti erano d’accordo nel dire che si erano divertiti e che gli piaceva la forma. Il pubblico si sente coinvolto quando vede quella forma. Questo è il motivo per cui l’abbiamo scelta”.


I seguenti sono i dati tecnici per la produzione dello spettacolo dei Pink Floyd:
· PALCO : 56 metri di larghezza per 21 metri di profondità.

· ARCATA DEL TETTO : 42 metri di larghezza per 25 metri di altezza.
Tre sistemi di montaggio veloce palchi. Ogni sistema è montato da 11 Tir di 18 metri. L’intera produzione è trasportata da 16 TIR di 18 metri.
21 persone al seguito della band. 130 tecnici esclusi gli autisti dei TIR.

· PROIEZIONI : parte posteriore : Brian Ferren Group 70MM 10KWATT Projector.
               parte anteriore  : Cameleon 4 X Teleprojectors.


· LUCI : 270 Vari Lites; 36 Mark IV Telescans; 12 Obie Xescans; 4 Gladiator Followspots; 4 Wynne Wilson “Dalek” Lights; 4 “Lighting Strikes”.

· LASERS : 2 X Oxford Lasers ACL 45 Laser Systems.

· SOUND : Britannia Row-Flashlight System; 200 Input Channels; Impianto Stereo 250.000 watt; Impianto quadrifonico 100.000 watt.